Era il 1922 quando Don Luigi Conter avviò il percorso che avrebbe portato alla costruzione del canale irriguo. Ripercorriamo questa storia e quella dei consorzi della terza sponda della Val di Non insieme a Claudio Rizzi, presidente del CMF di Cloz.
Vi segnaliamo una interessante serie di cinque podcast curati dal direttore della Fiera di Bolzano, riguardante l'innovazione in agricoltura.
L’Autorità di Distretto è l'ente preposto all'attività di pianificazione necessaria per la difesa idrogeologica e la tutela delle risorse idriche e degli ambienti acquatici. L'Osservatorio permanente è una essenziale misura del Piano di gestione delle acque, che permette di rafforzare la cooperazione ed il dialogo tra gli enti coinvolti nella gestione della risorsa idrica.
Il 3 dicembre, presso il Centro Mariapoli, abbiamo festeggiato i 40 anni della nostra organizzazione: quattro decenni di successi, autonomia e sviluppo del territorio.
Vi segnaliamo un articolo del Post online riguardante un interessante progetto a sud di Milano, dove da oltre 25 anni è in corso un progetto con rilevanti conseguenze sia ambientali che dal punto di vista agricolo.
Scopriamo insieme all'ing. Vito Bertè il Servizio Energia che la Federazione offre ai suoi Consorzi soci, garantendo notevoli risparmi e vantaggi in termini di servizio.
Silvia Baralla del C.R.E.A. (Consiglio nazionale per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) ci racconta, in questa breve chiacchierata realizzata ai bacini di Coredo, come la Valle di Non sia stata riconosciuta una vera e propria "Eccellenza Rurale".
La Federazione ha concluso in questi giorni l'inserimento in DANIA dei progetti dei Consorzi per l'accesso ai fondi PNRR nel capitolo 'resilienza dell’agrosistema irriguo'.
E' stato sottoscritto nel mese di agosto, anche dalla Federazione dei Consorzi, il secondo accordo di programma per l'attuazione delle misure di miglioramento della qualità dei corpi idrici con impatti da fitofarmaci.
Vi segnaliamo una sperimentazione estremamente interessante, che ha visto la collocazione di 15 arnie, con circa un milione di api, tra i filari di una azienda vitivinicola a Conegliano.